Occhio secco: il trattamento con luce pulsata
Per trattare l’occhio secco una delle soluzioni più moderne e innovative è la luce pulsata. Questa patologia si manifesta con i comuni sintomi di bruciore e rossore, dovuti ad una disidratazione del film lacrimale che evapora troppo presto dalla superficie dell’occhio o dalla scarsa produzione di lacrime.
La luce pulsata stimola le ghiandole lacrimali a produrre lacrime e, dopo pochi trattamenti, ripristina la loro funzionalità.
Approfondimenti sull’occhio secco
La secchezza oculare è una patologia che consiste in una lacrimazione insufficiente o ad una rapida evaporazione del film lacrimale prodotto dalle ghiandole Meibomio presenti nelle palpebre.
L’utilizzo degli schermi e delle lenti a contatto, le luci artificiali, i riscaldamenti, l’inquinamento atmosferico, ambientale, l’aria condizionata sono solo alcuni dei fattori che contribuiscono ad aumentare il fastidio provocato da questa disfunzione del film lacrimale
Questa condizione, chiamata MGD (Meibomian Gland Disease), provoca un’instabilità della composizione della lacrima causata dall’eccessiva evaporazione. Questo genera un’infiammazione oculare cronica con conseguenze quali: iperemia (occhi rossi), bruciore, atrofia degli orifici delle Ghiandole, blefarite, meibomite, orzaioli, calazi e, nei casi più gravi, con micro-ulcerazioni dell’epitelio corneale.
Diagnosi dell’occhio secco
Dopo una esauriente anamnesi dello stato di salute del paziente, la diagnosi si compone di diversi step. La prima analisi sulla superficie oculare richiede l’ausilio del biomicroscopio. Dopodiché, viene eseguita una serie di test lacrimali non-invasivi tra i quali:
- Meibografia 3-D: analizza la percentuale media di secchezza delle ghiandole di Meibomio, che può alterare la componente lipidica della lacrima;
- Interferometria: studia la percentuale di lipidi contenuti della lacrima, responsabili di rallentare l’evaporazione dello strato acquoso;
- NiBut: misura in millisecondi il tempo di evaporazione lacrimale in ogni singolo punto della cornea;
- Menisco Lacrimale: misura il volume, l’altezza, e la regolarità delle lacrime prodotte;
- Osmolarità Lacrimale: studia la quantità di ioni Sodio e Cloro presente in ogni lacrima;
- Ammiccamento: conta il numero degli ammiccamenti e come vengono effettuati;
- Rossore Oculare: individua la quantità di rossore congiuntivale;
- Schirmer: misura la quantità di lacrima su un apposito stick di carta millimetrato;
- Verde di Lissamina: attraverso un colorante verde si individuano possibili irregolarità della superficie oculare (es. microlesioni congiuntivali);
- Inflamma-Dry: individua la presenza dei mediatori chimici dell’infiammazione sulla superficie oculare.
Trattamento occhio secco: la luce pulsata
La terapia standard per l’occhio secco raccomanda innanzitutto una corretta igiene palpebrale attraverso lacrime artificiali, impacchi e massaggi. A seconda della severità della malattia vengono prescritti cortisonici, antibiotici, antinfiammatori o integratori specifici.
Se la terapia farmacologica non sortisce gli effetti sperati si ricorre alla moderna IRPL (Intense Regulated Pulsed Light) detta anche tecnologia a luce pulsata.
La luce pulsata è un dispositivo di ultima generazione che si basa sugli effetti della luce pulsata policromatica che stimola le ghiandole del Meibomio a secernere nuovamente sostanze lipidiche. Questo avviene perché il calore della luce ammorbidisce le ghiandole di Meibomio, facilita la fuoriuscita dei meibum (il sebo) e, allo stesso tempo, diminuisce il rilascio dei mediatori infiammatori in maniera localizzata. La luce pulsata modula anche l’attività mitocondriale la cui capacità ossidativa è proprio una delle cause della Sindrome da Occhio Secco. La sorgente luminosa contiene le lunghezze d’onda vicine agli infrarossi che agiscono sul citocromo c mitocondriale permettendo quindi, anche una attività di tipo fotobiomodulativo.
Un metodo veloce e indolore
L’85% dei pazienti ormai risolve la secchezza oculare grazie alla luce pulsata.
Sottoporsi al trattamento della luce pulsata è un’esperienza rapida a indolore. Per ottenere un beneficio completo della terapia è necessario eseguire almeno 4 sedute secondo questo protocollo:
- Giorno 0: prima Seduta
- Dopo 15 giorni: seconda seduta
- Dopo 45 giorni: terza seduta
- Passati 75 giorni: quarta seduta
Al termine dei quattro trattamenti si consiglia il mantenimento ogni 8-12 mesi a seconda del caso.
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